Borgo situato ad alcuni chilometri da Tunisi, Sidi Bou Said prende il proprio nome da un santone musulmano, appunto tale Bou Said, che costruì qui la sua dimora tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo. La località è diventata, con il tempo, prima l'"umile" dimora di governatori e tunisini benestanti, poi una località popolata da artisti e artigiani, e infine, attualmente, un borgo prettamente turistico, pieno di negozi in cui acquistare splendide ceramiche (ma mi raccomando, SEMPRE contrattare come se non ci fosse un domani!) e famoso ovunque per i suoi edifici, tutti dipinti di bianco e blu (cosa che in effetti lo fa somigliare ad alcune cittadine greche).
Sidi Bou Said è sempre stata una delle mie destinazioni preferite, e
ieri mi ha confermato che anche in inverno (peraltro, un inverno molto
mite) mantiene tutto il suo fascino. Io e le mie compagne abbiamo fatto
due passi nei vicoletti per poi concederci un babalooni (una specie di
ciambella fritta) per strada e un tè con i pinoli (da provare!) nel Cafè
des Délices, caffè molto costoso (cinque dinari, circa due euro, per un
tè) ma con una splendida terrazza panoramica sul golfo, dalla quale ci
siamo godute uno splendido tramonto invernale.
Cafè des Délices |
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